POLIZIA: Firenze, smascherata una presunta associazione “per lo sviluppo dell’energia positiva”


 

Fonte:Ufficio Relazioni Esterne, Sezione Stampa, Polizia di Stato, del 21 agosto 2020 

 

 

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La Polizia di Stato di Firenze ha smascherato una presunta associazione “per lo sviluppo dell’energia positiva”: gli adepti venivano indotti a frequentare corsi a pagamento, per superare blocchi mentali e tabù e obbligati a subire rapporti sessuali, eseguendo due ordinanze cautelari. Le indagini dei poliziotti della Squadra mobile di Firenze e di quella di Siena, coordinate dal Servizio Centrale Operativo di Roma, hanno accertato che gli arrestati avrebbero organizzato “corsi” basati sullo sviluppo dell’energia positiva per poter vivere senza condizionamenti e in armonia con sé stessi, ma dietro questi incontri sono state scoperte una serie di violenze sessuali consumate tra il 2016 e il 2018.Per questo motivo è finito agli arresti domiciliari, perché indagato per esercizio abusivo della professione, violenza sessuale e riduzione in schiavitù, un italiano di 46 anni di Siena, ed è stata eseguita la misura dell’obbligo di dimora, per riduzione in schiavitù, nei confronti della compagna (all’epoca dei fatti), italiana di 50 anni, originaria del Veneto.

Secondo l’ipotesi investigativa i due, in concorso tra loro, con violenza, inganno ed approfittandosi della situazione di vulnerabilità delle vittime, avrebbero ridotto e mantenuto in uno stato di soggezione svariate persone che erano entrate a far parte di un’associazione nella zona di Montepulciano (Si) - gestita e diretta dal 46enne in collaborazione con la donna- per superare, attraverso le loro teorie energetiche, problemi derivanti da pregresse esperienze negative avute in ambito familiare, sentimentale e, più in generale, nei rapporti relazionali che limitavano la loro autonoma capacità di autodeterminazione.Tali teorie avrebbero avuto lo scopo di far falsamente credere agli adepti che per conseguire il benessere psicofisico e attrarre energia positiva, gli stessi avrebbero dovuto, dietro pagamento, acquistare gadget, amuleti, dischi, pietre (con un costo variabile fino a 800 euro) e frequentare, sempre a pagamento, i vari corsi di formazione e incontri di gruppo. Questi incontri, denominati “Deltalife”, avrebbero infatti consentito ai partecipanti di raggiungere attraverso la purificazione dell’anima, l’equilibrio interiore: ognuno raccontava la propria storia e le proprie problematiche confrontandosi con gli altri.

Tra le altre cose, gli adepti avrebbero anche dovuto svolgere gratuitamente prestazioni lavorative all’interno dell’associazione o nell’abitazione dell’indagato. Quest’ultimo avrebbe esercitato, quale guida spirituale, poteri tali da porre i seguaci in condizioni di totale sudditanza psicologica al punto di assecondarlo in ogni sua decisione, da loro percepita come assolutamente necessaria per allontanare l’energia negativa ed evitare così di subire, in modo umiliante e al cospetto di tutti, punizioni esemplari rivolte contro chi non aveva seguito i suoi insegnamenti. Gli stessi sarebbero stati infine costretti, dopo aver loro impedito ogni relazione familiare, sociale e lavorativa, a prestazioni sessuali e ad elargire consistenti somme di denaro. Quanto alle tecniche utilizzate per condizionare la volontà degli adepti, particolarmente significativa è quanto emerso durante un’intercettazione nella quale l’indagato si vanta con un amico di far uso dell’ipnosi. La coppia è inoltre accusata di aver esercitato, in concorso, abusivamente ed in assenza di titoli abilitativi, in violazione di legge, la professione di “psicologo psicoterapeuta”, fonte di notevoli guadagni, effettuando nel tempo consulenze con numerose persone. sostenute da corsi, lezioni individuali, percorsi terapeutici e colloqui, durante i quali, approfittando della vulnerabilità delle corsiste l’indagato le avrebbe indotte a compiere o a subire atti sessuali.

Il 46enne è anche ritenuto responsabile di avere, nell’ambito dell’associazione da lui gestita, esercitato abusivamente la professione di medico in assenza di titolo abilitativo, effettuando, a pagamento, atti tipici riservati alla professione con più pazienti affetti da patologie gravi, quali asma, infarto celebrale, ictus e nei confronti della madre di una corsista malata di SLA.In un video caricato su “You Tube” è stata postata una lettera di presentazione dell’associazione definendola una filosofia di vita fondata dai due, che insieme avrebbero unito le loro conoscenze ed esperienze in vari campi, anche se gli accertamenti hanno permesso di appurare che entrambi non avevano mai conseguito alcun titolo professionale che avesse a che vedere con la psicologia o la medicina.Nell’ordinanza vengono contestate al 46enne una serie di violenze sessuali (una in concorso con la donna), consumate durante gli incontri e che sarebbero state rappresentate alle vittime come pratica assolutamente necessaria per essere “libere” e superare i loro blocchi mentali e pregiudizi, che non consentivano di conseguire il benessere spirituale.In un altro caso gli adepti sarebbero stati invece minacciati che se non avessero acconsentito agli atti sessuali, sarebbe arrivata una presenza negativa che avrebbe distrutto a livello energetico le loro vite.Le indagini, avvalorate da rilevanti attività tecniche, sono partite dalla segnalazione di una madre preoccupata per la condotta del figlio completamente assorbito dalle discipline dell’associazione.Secondo quanto appreso dagli inquirenti quest’ultimo si era infatti allontanato dalla famiglia e aveva mutato il suo comportamento assumendo atteggiamenti sempre più aggressivi.Per seguire le discipline energetiche pubblicizzate dall’indagato il giovane, studente universitario, avrebbe partecipato a vari corsi, anche all’estero, e consegnato al 46enne tutti i suoi risparmi per un ammontare di circa 8000 euro.